Tre immagini (e un timbro) compongono ogni trittico del progetto ‘Documento di viaggio’: il ritratto di una persona, duplicato nell’immagine centrale ma riportante i tratti di una scansione biometrica e infine un insetto annegato nell’acqua. Il timbro è la chiave di lettura delle prime due immagini, ne è la legenda che riporta la data e le coordinate geografiche del luogo in cui è avvenuto lo scatto del viso, e il risultato del calcolo biometrico che indica le percentuali di appartenenza ai gruppi ancestrali, codificati dalla scienza, del soggetto fotografato.
L’insetto morto, la terza immagine, è il contrappunto ai sopravvissuti, è ricordo e memoria delle vicissitudini e dei fallimenti lungo il millenario viaggiare alla ricerca di luoghi in cui vivere.
‘Documento di viaggio’ è un’opera che, combinando elementi artistici e scientifici, riflette sulla migrazione umana, concentrando l’attenzione sul volto come vero e proprio documento recante dati ben interpretabili. L’apposita scansione biometrica ne svela risultati sorprendenti circa gli spostamenti e le migrazioni che lo hanno preceduto.